La fiscalità internazionale nell’industria della moda

Le imprese di moda operano su scala internazionale e per queste realtà risulta necessaria la pianificazione fiscale, intesa come lo strumento ideale per gestire e valorizzare un investimento aziendale.

Attraverso la pianificazione fiscale internazionale, si riduce, nel pieno rispetto della legalità, il carico fiscale derivante dall’attività economica, tramite la scelta dell’opzione legale più adeguata e l’individuazione delle giurisdizioni con normative fiscali più favorevoli.

Ad oggi, tutte le aziende, piccole, medie o grandi, devono affrontare la questione di una struttura societaria internazionale. Questo va dalla redazione di un semplice contratto di cessione del marchio o di distribuzione in altri paesi, fino alla costituzione di nuove imprese all’estero. Considerando la natura globale del mercato, è chiaro che le aziende necessitino di transazioni con realtà estere e quindi di un necessario confronto con le questioni internazionali. Questo rende di estrema importanza la conoscenza sia delle normative locali che internazionali di ogni paese.

La pianificazione economica nazionale costituisce sicuramente una pratica ordinaria per l’imprenditore: anche perché la globalizzazione richiede competenze in pianificazione economica e fiscale internazionale per rendere l’attività profittevole. La scelta della struttura aziendale più idonea dipende sia dalla tipologia di attività, sia dal paese in cui si intende svolgerla.

L’imprenditore che vuole distribuire i propri prodotti all’estero deve considerare non solo la normativa fiscale, ma anche il sistema giuridico-commerciale più idoneo. Infatti, per la registrazione di un marchio o di un brevetto, l’imprenditore dovrà valutare non solo il regime fiscale più vantaggioso, ma anche quello che può offrire maggiore tutela giuridica e trovare un equilibrio tra un’imposizione fiscale vantaggiosa e un sistema giuridico sviluppato.

Attraverso la pianificazione fiscale internazionale, dunque, si cerca la migliore struttura per operare in un’economia globale. L’interesse dell’azienda in questo contesto esiste già, si tratta solo di capitalizzarlo.

In passato, si pensava ai “paradisi fiscali” solo per evitare le imposte. Oggi, la pianificazione fiscale internazionale deve individuare le migliori localizzazioni, conoscendo a fondo le normative internazionali e locali, per valorizzare gli investimenti globali.

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